Documento politico presentato al Consiglio Comunale il 30 agosto 2007
Mozione: “Richiesta dimissioni rispettivi c.d.a. dell’A.C.A. e A.T.O.
Dopo che il Commissario Straordinario Goio ha predisposto la chiusura dei pozzi Sant’Angelo come da tempo proposto alle autorità competenti da Rifondazione Comunista e WWF, abbiamo subito una crisi idrica con gravi danni per tutti gli utenti. Una crisi attribuibile esclusivamente alla poca attenzione riservata negli ultimi anni alla difesa della salute pubblica e alla mancata attivazione di fonti di prelievo alternative.
Già dall’agosto del 2004 si era posto il problema, esprimendo preoccupazione per le conseguenze sull’ambiente dei veleni seppelliti nelle discariche abusive di Bussi e sulla qualità dell’acqua che beviamo. Ma la vicenda è stata nascosta all’opinione pubblica e si è preferito affrontare il problema istallando dei filtri ai carboni attivi che non risolvono minimamente il passaggio di molte delle sostanze nocive individuate nelle analisi dell’acqua.
Solo grazie alle analisi auto-finanziate e l’attività di sensibilizzazione svolta principalmente da Rifondazione, WWF, Verdi e da associazioni di cittadini si è accertato e reso pubblico la presenza nell’acqua di sostanze dannose per la salute umana, tra cui agenti tossici per il sistema nervoso centrale, fegato e reni, alcuni dei quali considerati possibili cancerogeni per l’uomo dall’Azienda Internazionale del Cancro.
Mozione: “Richiesta dimissioni rispettivi c.d.a. dell’A.C.A. e A.T.O.
Dopo che il Commissario Straordinario Goio ha predisposto la chiusura dei pozzi Sant’Angelo come da tempo proposto alle autorità competenti da Rifondazione Comunista e WWF, abbiamo subito una crisi idrica con gravi danni per tutti gli utenti. Una crisi attribuibile esclusivamente alla poca attenzione riservata negli ultimi anni alla difesa della salute pubblica e alla mancata attivazione di fonti di prelievo alternative.
Già dall’agosto del 2004 si era posto il problema, esprimendo preoccupazione per le conseguenze sull’ambiente dei veleni seppelliti nelle discariche abusive di Bussi e sulla qualità dell’acqua che beviamo. Ma la vicenda è stata nascosta all’opinione pubblica e si è preferito affrontare il problema istallando dei filtri ai carboni attivi che non risolvono minimamente il passaggio di molte delle sostanze nocive individuate nelle analisi dell’acqua.
Solo grazie alle analisi auto-finanziate e l’attività di sensibilizzazione svolta principalmente da Rifondazione, WWF, Verdi e da associazioni di cittadini si è accertato e reso pubblico la presenza nell’acqua di sostanze dannose per la salute umana, tra cui agenti tossici per il sistema nervoso centrale, fegato e reni, alcuni dei quali considerati possibili cancerogeni per l’uomo dall’Azienda Internazionale del Cancro.
I cittadini della Val Pescara, compreso gran parte dei cittadini del territorio di Spoltore, avrebbero continuato a bere acqua contaminata se non fosse stata attivata una mobilitazione per il diritto alla salute e all’informazione.
Pertanto i tentativi di distogliere l’attenzione dal vero problema dell’acqua contaminata con minacce di azioni legali e richieste di danni verso chi si è attivato per informare i cittadini e in difesa della salute pubblica vanno respinti al mittente.
L’ACA e l’ATO senza alcun dubbio sono i principali responsabili e le loro dimissioni, auspicabili ormai da più parti, permetterebbero un rapido accertamento delle eventuali responsabilità.
Questa nuova ma preannunciata vicenda ci porta senza alcun dubbio ad affrontare in maniera diversa alcune questioni come:
- le tariffe del servizio idrico;L’ACA e l’ATO senza alcun dubbio sono i principali responsabili e le loro dimissioni, auspicabili ormai da più parti, permetterebbero un rapido accertamento delle eventuali responsabilità.
Questa nuova ma preannunciata vicenda ci porta senza alcun dubbio ad affrontare in maniera diversa alcune questioni come:
- la trasparenza della gestione pubblica dell’acqua
(bilancio, lettura contatori, fatturazioni, numero bollettini, ecc.);
- la riduzione dei relativi costi dell’ATO e dell’ACA;
- la verifica diretta dei livelli di qualità e salubrità del servizio per la difesa della salute dei cittadini.
Pur ribadendo la necessità di una gestione pubblica dell’acqua, come bene irrinunciabile che appartiene a tutti e che in quanto tale va salvaguardata, la Sinistra di Spoltore , i Verdi e Italia dei Valori sono fermamente contrari alle scelte dei vertici degli enti di gestione del servizio idrico, che impegnano somme considerevoli di denaro pubblico per una gestione clientelare tutta a scapito della funzionalità del servizio e della salute dei cittadini.
In una regione come l’Abruzzo estremamente ricca di risorse idriche certamente i costi dell’acqua dovrebbero essere i più bassi, ma evidentemente la notevole dispersione dell’acqua potabile dalla rete idrica esistente, stimata nel 50% di quella realmente erogata, insieme ai costi di gestione per le consulenze esterne e per il super pagato Consiglio di Amministrazione di ATO e ACA, rappresentano di fatto una realtà e un costo sociale che i cittadini non possono più sopportare.
A fronte di questo nuovo scenario il PRC , il PdCI , Verdi e Italia dei Valori considerano inaccettabile la decisione presa dall’Assemblea dell’ATO di aumentare le tariffe del servizio idrico.
Inoltre si chiede al Sindaco, come prima autorità sanitaria del territorio, e al Consiglio Comunale di Spoltore di sostenere gli argomenti sopra menzionati, come requisiti di trasparenza indispensabili per una nuova gestione pubblica del servizio idrico. Ovvero di impegnare il rappresentante del Comune di Spoltore presso l’assemblea dell’Ato a sostenere le dimissioni dell’attuale Consiglio di Amministrazione.
Nonostante in questa assise ci troviamo a discutere una mozione presentata dal centrodestra, è opportuno ribadire ancora una volta, che la cattiva gestione del servizio idrico è emersa grazie alla lotta dei partiti della sinistra e delle associazioni ambientaliste. Questo tema avendo assunto una valenza regionale ed interessando un’utenza di almeno 400.000 persone, va ben oltre gli schieramenti politici presenti nel Consiglio Comunale di Spoltore.
Pertanto La Sinistra di Spoltore , i Verdi e Italia dei Valori rifacendosi alla posizione politica dei rispettivi partiti regionali, espressa in tempi non sospetti contestualmente alla rilevazione dell’inquinamento delle falde acquifere, ribadiscono come necessarie le dimissioni dei vertici dell’Ato e dell’Aca.
Spoltore, lì 30.08.2007
La Sinistra di Spoltore , Verdi e Italia dei Valori
In una regione come l’Abruzzo estremamente ricca di risorse idriche certamente i costi dell’acqua dovrebbero essere i più bassi, ma evidentemente la notevole dispersione dell’acqua potabile dalla rete idrica esistente, stimata nel 50% di quella realmente erogata, insieme ai costi di gestione per le consulenze esterne e per il super pagato Consiglio di Amministrazione di ATO e ACA, rappresentano di fatto una realtà e un costo sociale che i cittadini non possono più sopportare.
A fronte di questo nuovo scenario il PRC , il PdCI , Verdi e Italia dei Valori considerano inaccettabile la decisione presa dall’Assemblea dell’ATO di aumentare le tariffe del servizio idrico.
Inoltre si chiede al Sindaco, come prima autorità sanitaria del territorio, e al Consiglio Comunale di Spoltore di sostenere gli argomenti sopra menzionati, come requisiti di trasparenza indispensabili per una nuova gestione pubblica del servizio idrico. Ovvero di impegnare il rappresentante del Comune di Spoltore presso l’assemblea dell’Ato a sostenere le dimissioni dell’attuale Consiglio di Amministrazione.
Nonostante in questa assise ci troviamo a discutere una mozione presentata dal centrodestra, è opportuno ribadire ancora una volta, che la cattiva gestione del servizio idrico è emersa grazie alla lotta dei partiti della sinistra e delle associazioni ambientaliste. Questo tema avendo assunto una valenza regionale ed interessando un’utenza di almeno 400.000 persone, va ben oltre gli schieramenti politici presenti nel Consiglio Comunale di Spoltore.
Pertanto La Sinistra di Spoltore , i Verdi e Italia dei Valori rifacendosi alla posizione politica dei rispettivi partiti regionali, espressa in tempi non sospetti contestualmente alla rilevazione dell’inquinamento delle falde acquifere, ribadiscono come necessarie le dimissioni dei vertici dell’Ato e dell’Aca.
Spoltore, lì 30.08.2007
La Sinistra di Spoltore , Verdi e Italia dei Valori