31 agosto 2007

Richiesta dimissioni rispettivi c.d.a. dell’A.C.A. e A.T.O

Documento politico presentato al Consiglio Comunale il 30 agosto 2007
Mozione: “Richiesta dimissioni rispettivi c.d.a. dell’A.C.A. e A.T.O.


Dopo che il Commissario Straordinario Goio ha predisposto la chiusura dei pozzi Sant’Angelo come da tempo proposto alle autorità competenti da Rifondazione Comunista e WWF, abbiamo subito una crisi idrica con gravi danni per tutti gli utenti. Una crisi attribuibile esclusivamente alla poca attenzione riservata negli ultimi anni alla difesa della salute pubblica e alla mancata attivazione di fonti di prelievo alternative.

Già dall’agosto del 2004 si era posto il problema, esprimendo preoccupazione per le conseguenze sull’ambiente dei veleni seppelliti nelle discariche abusive di Bussi e sulla qualità dell’acqua che beviamo. Ma la vicenda è stata nascosta all’opinione pubblica e si è preferito affrontare il problema istallando dei filtri ai carboni attivi che non risolvono minimamente il passaggio di molte delle sostanze nocive individuate nelle analisi dell’acqua.
Solo grazie alle analisi auto-finanziate e l’attività di sensibilizzazione svolta principalmente da Rifondazione, WWF, Verdi e da associazioni di cittadini si è accertato e reso pubblico la presenza nell’acqua di sostanze dannose per la salute umana, tra cui agenti tossici per il sistema nervoso centrale, fegato e reni, alcuni dei quali considerati possibili cancerogeni per l’uomo dall’Azienda Internazionale del Cancro.
I cittadini della Val Pescara, compreso gran parte dei cittadini del territorio di Spoltore, avrebbero continuato a bere acqua contaminata se non fosse stata attivata una mobilitazione per il diritto alla salute e all’informazione.

Pertanto i tentativi di distogliere l’attenzione dal vero problema dell’acqua contaminata con minacce di azioni legali e richieste di danni verso chi si è attivato per informare i cittadini e in difesa della salute pubblica vanno respinti al mittente.
L’ACA e l’ATO senza alcun dubbio sono i principali responsabili e le loro dimissioni, auspicabili ormai da più parti, permetterebbero un rapido accertamento delle eventuali responsabilità.

Questa nuova ma preannunciata vicenda ci porta senza alcun dubbio ad affrontare in maniera diversa alcune questioni come:
- le tariffe del servizio idrico;
- la trasparenza della gestione pubblica dell’acqua
(bilancio, lettura contatori, fatturazioni, numero bollettini, ecc.);
- la riduzione dei relativi costi dell’ATO e dell’ACA;
- la verifica diretta dei livelli di qualità e salubrità del servizio per la difesa della salute dei cittadini.

Pur ribadendo la necessità di una gestione pubblica dell’acqua, come bene irrinunciabile che appartiene a tutti e che in quanto tale va salvaguardata, la Sinistra di Spoltore , i Verdi e Italia dei Valori sono fermamente contrari alle scelte dei vertici degli enti di gestione del servizio idrico, che impegnano somme considerevoli di denaro pubblico per una gestione clientelare tutta a scapito della funzionalità del servizio e della salute dei cittadini.

In una regione come l’Abruzzo estremamente ricca di risorse idriche certamente i costi dell’acqua dovrebbero essere i più bassi, ma evidentemente la notevole dispersione dell’acqua potabile dalla rete idrica esistente, stimata nel 50% di quella realmente erogata, insieme ai costi di gestione per le consulenze esterne e per il super pagato Consiglio di Amministrazione di ATO e ACA, rappresentano di fatto una realtà e un costo sociale che i cittadini non possono più sopportare.

A fronte di questo nuovo scenario il PRC , il PdCI , Verdi e Italia dei Valori considerano inaccettabile la decisione presa dall’Assemblea dell’ATO di aumentare le tariffe del servizio idrico.
Inoltre si chiede al Sindaco, come prima autorità sanitaria del territorio, e al Consiglio Comunale di Spoltore di sostenere gli argomenti sopra menzionati, come requisiti di trasparenza indispensabili per una nuova gestione pubblica del servizio idrico. Ovvero di impegnare il rappresentante del Comune di Spoltore presso l’assemblea dell’Ato a sostenere le dimissioni dell’attuale Consiglio di Amministrazione.

Nonostante in questa assise ci troviamo a discutere una mozione presentata dal centrodestra, è opportuno ribadire ancora una volta, che la cattiva gestione del servizio idrico è emersa grazie alla lotta dei partiti della sinistra e delle associazioni ambientaliste. Questo tema avendo assunto una valenza regionale ed interessando un’utenza di almeno 400.000 persone, va ben oltre gli schieramenti politici presenti nel Consiglio Comunale di Spoltore.
Pertanto La Sinistra di Spoltore , i Verdi e Italia dei Valori rifacendosi alla posizione politica dei rispettivi partiti regionali, espressa in tempi non sospetti contestualmente alla rilevazione dell’inquinamento delle falde acquifere, ribadiscono come necessarie le dimissioni dei vertici dell’Ato e dell’Aca.

Spoltore, lì 30.08.2007

La Sinistra di Spoltore , Verdi e Italia dei Valori

CANI-ESCHE PER CATTURARE GLI SQUALI


AMICI FIRMATE!!!
E DIFFONDETE IL PIU' POSSIBILE,
FERMIAMO L'USO DI CANI USATI COME ESCHE VIVE PER CATTURARE GLI SQUALI

da LAV Chieti lav.chieti@infolav.org :
Firmare e diffondere il più possibile.
Fermiamo l'uso di cani (e gatti anche) usati come esche vive per catturare gli squali, con una firma al link
Nel sito linkato si legge che hanno trovato un cane , ancora vivo, con l'uncino ancora infilato (spero poi si sia salvato ) ma altrove,in un fiumiciattolo,zampe di cane...

COMUNICATO STAMPA

ALLE/AI COMPAGNE/I DELLA SINISTRA ABRUZZESE

Care/i,
per vostra conoscenza e utilità, trasmettiamo copia del comunicato stampa sull'incontro dei segretari regionali della sinistra abruzzese (PRC, PdCI, Verdi e SD). Nel comunicato sono in particolare evidenziati i prossimi passi che avranno l'obiettivo di costruire una "federazione" delle sinistre.

Cordiali saluti
Marco Gelmini


Pescara, 31 Agosto 2007
Agli organi di informazione


FEDERAZIONE DELLA SINISTRA: IERI INCONTRO DEI SEGRETARI REGIONALI

Prosegue il lavoro per la costruzione della “federazione delle sinistre”.
Ieri, giovedì 30 agosto 2007, si sono incontrati a Pescara i Segretari/Coordinatori regionali di Rifondazione Comunista (Gelmini), dei Comunisti Italiani (Macera), dei Verdi (Caporale) e di Sinistra Democratica (Melilla).
Queste le prime decisioni operative:

1 - si costituisce, come deciso nell'assemblea regionale del 30 Giugno a Pescara, un tavolo di coordinamento e consultazione permanente tra le quattro forze politiche. Il tavolo promuoverà il lavoro di confronto politico, sociale, istituzionale, dando continuità ed organicità al lavoro di costruzione della federazione della sinistra abruzzese con l'obiettivo di dare vita a “comitati promotori della sinistra”, che raccolgano anche singoli, associazioni e movimenti impegnati a sinistra nella società abruzzese;
2 - sabato 22 Settembre 2007 a Pescara si svolgerà il 2° incontro regionale della sinistra, con carattere seminariale, articolato per gruppi di lavoro tematici (sanità, lavoro, ambiente, mobilità/territorio) coordinati da esperti; il lavoro sarà concluso in assemblea plenaria con l'obiettivo di definire una prima bozza programmatica comune. Il Seminario sarà aperto al contributo di singoli, associazioni, movimenti...;
3 - il confronto a sinistra si articolerà inoltre in quattro giornate di incontri provinciali: 25, 26, 27, 28 Settembre 2007 in ogni provincia si avvieranno i coordinamenti ed i comitati promotori territoriali.
4 - PRC, PdCI, Verdi, SD, in attesa della convocazione della “cabina di regia regionale” dell'Unione, avvieranno confronti bilaterali autonomi con le altre forze della coalizione;

Queste le principali questioni emerse in preparazione ed in raccordo con le iniziative nazionali a partire dall'azione comune su lavoro e pensioni.

Il Segretario Regionale PRC, Marco Gelmini
Il Segretario Regionale PdCI, Angelo Di Rosa
Per i Verdi regionali, Walter Caporale
Il Coordinatore Regionale Sinistra Democratica, Gianni Melilla

29 agosto 2007

Operazione verità sui dati dell’acqua.

COMUNICATO STAMPA DEL 27/08/2007
Il 2004 immessa in rete dai pozzi S.Angelo acqua al tetracloroetilene oltre i valori di potabilità; nel 2005, ad un anno e 1 mese dalla prima segnalazione di inquinamento, immessa acqua con il tetracloruro di carbonio 3 volte superiore ai valori di riferimento fissati dall’Istituto Superiore di Sanità. Tutto senza filtri.
Nel maggio 2007, post-filtri, “Idrocarburi totali” 35 volte sopra i valori consigliati dall’ISS.
WWF, Comitato Bussi ci Riguarda e Abruzzo Social Forum: documenti sconvolgenti che spazzano via eventuali dubbi sull’inquinamento delle falde.

Il WWF, il Comitato Bussi ci Riguarda e l’Abruzzo Social Forum hanno presentato oggi, durante una conferenza stampa svoltasi a Pescara, i documenti esplosivi circa l’acqua emunta negli ultimi anni dai Pozzi S.Angelo ed immessa nella rete che serve la Val Pescara e circa 400000 abitanti, posti a valle della megadiscarica abusiva di Bussi.
I documenti raccontano una storia incredibile. Con ordine, il 13 agosto 2004 l’ARTA, comunica alla AUSL e a diversi altri enti (ACA, Regione, Provincia e due comuni), che nei campionamenti fatti nel periodo maggio-giugno 2004 era stato riscontrato “in tutti i casi il superamento del valore di concentrazione limite, stabilito dal D.M. 471/99 (relativo allo stato di inquinamento delle acque sotterranee, ndr), del parametro Tetracloroetilene”. Inoltre, e questo è ancora più importante ai fini della potabilità, “si evidenzia che, in un solo caso, riferito al campionamento delle acque risultante dalla miscelazione delle acque degli otto pozzi, il superamento del limite fissato, per il parametro tetracloroetilene, dal DLGS 31/2001 “ (quello relativo alla qualità delle acque destinate al consumo umano, ndr). La AUSL, si attivava avvertendo l’acquedotto (l’ACA, con tre giorni di ritardo per supposte ferie del direttore dello stesso..., come si legge nell’esposto inviato dalla AUSL alla Procura che si presenterà più oltre). Si concordava quindi di effettuare nuovi accertamenti. Il risultato di questi prelievi è ben riassunto dalla nota che la AUSL inviava il 6 settembre 2004 alla Direzione Sanità della Regione Abruzzo e all’ACA. Questo era l’oggetto della missiva “Inquinamento della falda di acque sotterranee destinate al consumo umano. Comunicazione ufficiale dei risultati analitici dell’ARTA con conseguente STATO di ALLERTA... “. Nel testo si legge “si trasmettono le risultanze analitiche di 19 campioni di acqua potabile prelevati rispettivamente nei giorni 25/08/04 e 28/08/04 nel campo pozzi S. Angelo. Dal referto analitico si evidenzia uno stato di inquinamento da tetracloroetilene, tricloroetilene e cloroformio nelle falde dei pozzi destinati alla produzione di acqua potabile. Tale situazione che pregiudica gravemente la qualità delle acque destinate al consumo umano necessita di urgenti provvedimenti...”.
Dalle analisi di quei giorni emergono ben 3 superamenti per i valori di tetracloroetilene e tricloroetilene.
A quel punto, l’8 settembre 2004, il Dr. Roncione dalla AUSL e la Provincia di Pescara, scrivono alla Procura, raccontando dei primi contatti avvenuti con l’ACA a seguito della prima segnalazione e la conferma dei superamenti dei limiti sia del Decreto 471/99 sia del Decreto 31/2001 .
Si arriva ad una riunione, avvenuta a Febbraio 2005 presso l’ARTA, avente per oggetto proprio l’inquinamento dei pozzi, in cui la AUSL solleva dubbi circa la possibilità di continuare ad usare per usi idropotabili quei pozzi. Ben 4 mesi prima dell’intervento del Ministero dell’Ambiente, che ne proponeva l’uso, l’ATO presenta un progetto per il posizionamento di filtri a carbone attivo per un valore di 3,1 milioni di euro. Intanto l’acqua dai pozzi scorre in rete, visto che nella nota di accompagnamento delle analisi dell’ARTA del 24 settembre 2005, ad oltre un anno dalla scoperta dell’inquinamento, si scrive che “le acque dei pozzi nn.8,1,2, 3 e 4 che, al momento del prelievo erano emunte, e della loro miscela, che era immessa nella rete...”.
Ora, l’esame dei dati contenuti in queste analisi ufficiali lascia esterrefatti. Il Tetracloruro di carbonio (tetraclorometano nelle analisi), raggiunge, nel mix delle acque immesse dai pozzi in rete, il valore di 13,8 microgrammi/litro, superiore di 3 volte al valore di riferimento dell’OMS-ISS (4 microgrammi/litro). In campioni di singoli pozzi il valore era di 10,3 (pozzo 2), 9,3 (pozzo 3), 11,7 (pozzo 4). L’inquinamento era, quindi, diffuso. E’ interessante notare come in quel periodo non compariva l’esacloroetano, che, successivamente, si è riscontrato oltre il valore di riferimento di 1 microgrammo/litro nel 2007 (si vedano a tal proposito i comunicati precedenti).
Vi è un salto nei documenti in nostro possesso per il 2006 (anno in cui i pozzi sono stati chiusi per un periodo per il posizionamento dei filtri). Possiamo presentare, quindi, le analisi comunicate il 23 maggio 2007 dall’ARTA (che si riferiscono ai mesi precedenti), quando, come poi avverrà anche nelle analisi dell’ARTA di luglio e agosto 2007, il tetracloruro di Carbonio va oltre i valori indicati dall’OMS e ISS, aumentando nel passaggio nei filtri (da 3,1 a 5,1 microgrammi/litro, ad esempio, nel campione 625 del 12/02/2007). Ma la cosa sconvolgente, che aggiunge nuove preoccupazioni, relative a queste analisi, riguardano il parametro “Idrocarburi Totali” che, dopo i filtri, schizza in un campione post-filtro a 238,26 microgrammi/litro (pre-filtro 176,64) e in un altro campione post-filtro addirittura a 361,36 microgrammi/litro. Da una prima analisi della normativa in materia, pur non comparendo questo parametro nel citato Dlgs.31/2001 (come già avvenuto per il Tetracloruro di Carbonio, quando l’ISS ha dato ragione al WWF ponendo un valore di 4 microgrammi/litro) emerge come l’ISS abbia ribadito più volte l’opportunità di porre il valore di riferimento a 10 microgrammi/litro (“Si ritiene, pertanto, che per gli Idrocarburi totali la concentrazione limite da adottare sia 10 µg/l”, parere ISS del 25 luglio 2002 – N° 024711 IA/12). Rispetto a queste indicazioni ci troviamo con valori post-filtro di 35 volte superiori a tale valore di riferimento!
Questi dati confermano pienamente la fondatezza dei problemi segnalati dalle analisi del WWF e dimostrano come gli enti, in primo luogo ACA e ATO, anziché informare i cittadini com’era loro obbligo, nonostante conoscessero lo stato di grave contaminazione delle acque dei pozzi S.Angelo, abbiano creato confusione sui dati cercando di gettare discredito su coloro che hanno giustamente richiesto la chiusura dei pozzi per preservare la salute dei cittadini. Nessuna “guerra dei dati”, quindi, ma solo un’azione corretta di trasparenza svolta dalle associazioni che è riuscita a far emergere una vicenda gravissima nonostante la posizione di diversi enti, che in questo mese e mezzo non hanno risposto ai fatti adattando progressivamente la propria posizione man mano che risultava impossibile negare l’evidenza.
La costante presenza di alte concentrazioni, pur se oscillanti come accade di norma, di sostanze nocive nelle analisi degli ultimi 3 anni evidenzia l’estrema pericolosità di emungere l’acqua dai pozzi e la stessa necessità ed urgenza di procedere alla loro chiusura; viceversa una sola analisi che abbia riscontrato la quantità di tali sostanze nei limiti di legge appare del tutto insufficiente per fondare scelte che interessano 400000 persone, contrariamente a quanto ha stabilito il Presidente del TAR Pescara nel suo decreto emesso inaudita altera parte per la riapertura di uno dei pozzi contro il provvedimento del Commissario Goio, per scongiurare il grave rischio di contaminazione per la popolazione.

WWF, Comitato “Bussi ci Riguarda” e Abruzzo Social Forum ritengono quanto accaduto il più grave scandalo avvenuto in Abruzzo negli ultimi anni perchè, nonostante diversi enti sapessero, si può dire, carte alla mano, che per oltre un anno è stata immessa acqua nelle reti piena di sostanze chimiche nocive senza alcun tipo d’intervento e che la chiusura dei pozzi è avvenuta a diversi mesi dall’intervento dell’APAT che aveva stabilito, a marzo 2005, che erano stati superati i valori per la potabilità. Tra l’altro, i valori per il Tetracloruro di Carbonio sono anche peggiorati di gran lunga tra il 2004 e il 2005, superando la soglia dei 4 microgrammi/litro. I consumatori, al contrario di quello che prevede la legge, sono stati tenuti all’oscuro e, addirittura, a tre anni di distanza da queste informazioni l’ATO e l’ACA, in risposta alla nota inviata a luglio 2007 in via riservata dal WWF, hanno negato pervicacemente la realtà dei fatti arrivando a sostenere pubblicamente che le analisi fatte dal WWF sarebbero state dovute, come sostenuto dal Presidente dell’ATO, alla “bottiglia sporca (di tetracloruro di carbonio! ndr) usata dal WWF per i prelievi”. I fatti fin qui narrati sono gravissimi e, pertanto, ci aspettiamo le loro immediate dimissioni nonché una profonda riforma del sistema. E’ necessaria una commissione d’inchiesta regionale aperta alla partecipazione dei cittadini organizzati che accerti il funzionamento dei vari enti preposti, regione e Ausl compresa. Appare evidente il completo fallimento dell’intera macchina amministrativa, che in tre anni non ha risolto un gravissimo problema, visto che le misure adottate si sono rivelate del tutto inadeguate e, anzi, come è avvenuto per i filtri, hanno peggiorato la situazione. Forse all’inizio si è pensato di non “creare panico” nella popolazione. Ma, passati tre anni, i nodi nascosti sono venuti al pettine e centinaia di migliaia di cittadini ne hanno pagato due volte le conseguenze, per il collasso del sistema non appena il WWF ha messo il dito nella piaga e, soprattutto, per essere stati potenzialmente esposti a diverse sostanze, nocive per diversi organi e classificate quali possibili cancerogeni (si veda l’allegato).
A questo punto le associazioni continuano a richiedere tutti gli atti della vicenda e per questo hanno avviato un accesso agli atti a 360 gradi che, speriamo, non veda ulteriori ostacoli.
Il WWF, il Comitato Bussi ci Riguarda e l’Abruzzo Social Forum invitano tutti i cittadini e le organizzazioni a presentare esposti sulla materia per chiedere che venga fatta giustizia e perchè si intervenga, con la partecipazione dei cittadini, sulla megadiscarica di Bussi che è la principale causa del disastro che stiamo vivendo. Infine, alla Magistratura, si chiede di accelerare le indagini in corso per perseguire eventuali responsabilità.

INFO: 3683188739 (Augusto De Sanctis, WWF Abruzzo), 3381195358 (Renato Di Nicola, Abruzzo Social Forum), 3387254292 (Giovanni Damiani, Comitato “Bussi ci Riguarda)
Tutti i documenti citati sono disponibili via email e sono stati consegnati alla stampa presente alla conferenza stampa.

Il Comitato “Bussi ci Riguarda è formato da: Abruzzo social forum, Circolo per la valorizzazione delle terre pubbliche attraverso le popolazioni locali, Comitato Marelibero, Ecoistituto Abruzzo, Mila donnambiente, Italia Nostra, Legambiente, Marevivo, Sinistra ecologista, WWF

EFFETTI SULL’UOMO DI ALCUNE DELLE SOSTANZE RISCONTRATE

Tetracloruro di Carbonio (o tetraclorometano, valore di riferimento ISS= 4 microgrammi/litro)
Neurotossico, tossico su fegato e reni, si accumula nel grasso del fegato. Classificato quale “possibile cancerogeno per l’uomo” dalla IARC.

Esacloroetano (valore di riferimento ISS= 1 microgrammo/litro)
Tossico sul rene e sul fegato. Possibile cancerogeno per l’uomo (secondo IARC, l’Agenzia sul Cancro).

Tetracloroetilene (o percloroetilene, valore tabella Dlvo 31/2001: 10 microgrammi/litro, come somma di tetracloroetilene e tricloroetilene)
Neurotossico, danneggia lo sviluppo di vari organi. Classificato quale “Possibile cancerogeno per l’uomo” dalla IARC.

Tricloroetilene (la trielina, valore tabella Dlvo 31/2001: 10 microgrammi/litro, come somma di tetracloroetilene e tricloroetilene)
Classificato quale probabile cancerogeno per l’uomo (IARC)

Parametro “Idrocaburi totali”
Il parametro serve a descrivere una larga famiglia di centinaia di composti chimici che originano dal apetrolio. Data la quantità di sostanze, non è pratico cercare le singole sostanze ed è quindi utile misurare l’ammontare totale delle stesse.
Gli effetti che possono avere le varie sostanze sono diversi: effetti negativi su sistema nervoso centrale, sui reni e sul fegato e sullo sviluppo.
Informazioni tratte da: Scheda della Agency for Toxic Substances and Disease Registry degli USA.

ABOLIAMO L'ICI SULLE CASE POPOLARI

ICI, ACERBO (RC-SE): ABOLIRE L'ICI CASE POPOLARI
Perché esentare la Chiesa e non l'edilizia residenziale pubblica ?

"Abolire l'Ici sulle case popolari". La richiesta è contenuta in una proposta di legge avanzata da Maurizio Acerbo, deputato di Rifondazione Comunista-SE e sottoscritta da numerosi deputati di entrambi gli schieramenti.
"Mentre immobili anche utilizzati per fini commerciali della Chiesa sono esentati dal pagamento dell'ICI - spiega Acerbo - il patrimonio di edilizia residenziale pubblica è soggetto al pagamento dell'imposta. In sintesi le aziende pubbliche, che hanno preso il posto dei vecchi Istituti Autonomi Case Popolari, pagano ogni anno l'ICI ai Comuni per immobili che sono destinati alla locazione a fini sociali. In questa maniera - prosegue - si sottraggono ingenti risorse alla manutenzione e all'espansione dell'edilizia residenziale pubblica, in un paese che vive da anni i drammi dell'emergenza abitativa e del degrado delle periferie urbane. Spero che già con la prossima finanziaria si ponga fine a questo autentico scandalo italiano. Questa proposta - prosegue Acerbo - è stata già inserita in un atto di indirizzo sulle politiche abitative approvato dalla VIII Commissione della Camera. Se hanno trovato la copertura finanziaria per il Vaticano - conclude - dovrebbero trovarla anche per le case popolari !

Roma, 29 agosto 2007

Acqua contaminata

Aumenti & Acqua contaminata?
No grazie!

giovedì 30 agosto 2007, ore 18:00
Sala Consiliare della Città di Spoltore
CONSIGLIO COMUNALE
Partecipiamo in tanti al consiglio comunale in cui sarà affrontato il problema dell'acqua
contaminata con all'ordine del giorno la richiesta di dimissione del c.d.a. dell'A.C.A. e dell'A.T.O.

* E' prevista la raccolta di firme perl'esposto collettivo.
Vogliamo sapere cosa abbiamo bevuto e chiediamo giustizia per quanto avvenuto, per le sostanze chimiche nocivepresenti nell'acqua dei Pozzi S. Angelo.

Anche se proprio non puoi esserci fallo almeno circolare via mail.

Edgardo Cotellucci
Consigliere Comunale “La Sinistra di Spoltore”